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Biografia Giovanni Girosi

Giovanni Girosi è nato a Portici (NA) nel 1943, da una famiglia di artisti e uomini di mare.

La sua formazione culturale e artistica si delinea in ambito napoletano, tra l’Istituto d’Arte ‘Filippo Palizzi’ e l’Accademia di Belle Arti del capoluogo partenopeo, alla scuola di scenografia di Costantino Vetriani, con i professori Ferdinando Bologna, Franco Mancini e Tony Stefanucci. 

Nel 1964 – insieme ad Anna Caputi, Carlo De Simone, Mario Miano, Odette Nicoletti, Mario Perrucci e Gennaro Vitiello – fonda il Teatro Esse, fucina dell’avanguardia teatrale a Napoli. 

Con il collettivo Teatro Esse firma innumerevoli scenografie, tra le quali vanno ricordate: Moscheta da Ruzante, spettacolo allestito presso lo stabilimento AERFER di Pozzuoli (1965); I Cenci di Artaud (1967) e I Negri di Genet (1969) presso il Centro Teatro Esse e Medea da Seneca (1970) che rappresenta l’Italia alla rassegna internazionale Woche der werkraumtheater presso il Kammerspiele di Monaco.

La sua idea di scena si manifesta in spettacoli per il teatro lirico (a soli 25 anni firma la scenografia per Il Campanello di Gaetano Donizetti al Teatro di San Carlo di Napoli) e di prosa, attraverso allestimenti nati dal confronto con registi quali Gennaro Vitiello (Teatro Esse), Gennaro Magliulo (Il Campanello 1968, E il settimo si riposò 1969, Il papocchio 1970...), Roberto De Simone (Festa di Piedigrotta 1979, Dedicato a Maria 1993, Te voglio bene assaje 1997…), Renato Carpentieri (L’acquisto dell’ottone 1990), Cristina Donadio (Histoire du soldat 1986, La notte prima del Don Giovanni 1988...), Ettore Massarese (La maschera il suo amico il diavolo 1982), Luciano Capponi (Pulcinella, Jugale e Angelotta 1987).

Giovanni Girosi, nel corso della sua intensa carriera, ha sempre coniugato ricerca professionale e didattica; titolare della cattedra di Scenotecnica dall’Anno Accademico 1969/1970 e della cattedra di Scenografia Cinematografica (dal 2004 al 2008) presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, con delega di vice Direttore (nel 1982/1984 e nel 2007/2008), poi docente a contratto presso l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale per l’insegnamento di Scenografia Cinematografica (2005/2006).

Didatta illuminato, Girosi ha ideato e promosso progetti interistituzionali (MelosDrama, Politecnico dello spettacolo) che hanno contribuito alla formazione di generazioni di artisti e studiosi. Girosi è stato anche Presidente della Commissione referente dell’A.Di.SU l’Orientale dal 2012 al 2015.

Nell’ultimo decennio, ha curato mostre e rassegne per istituzioni pubbliche e private, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale della Regione Campania (Raffaello per Antologia Regione Campania – RAI Educational, Turchia: 2000 anni di storia, Borsa del Turismo, Luci di Piedigrotta. Editoria e pittori, Due teatri un regista. Napoli teatro 1963 – 1985, Verdi e Napoli).   

Ha svolto attività di progettazione e consulenza nel settore del restauro: tra gli interventi realizzati da Girosi vanno citati il restauro della torre scenica del Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli e il restauro della Chiesa di Santa Maria Materdomini nel Complesso museale dei Pellegrini di Napoli.

La ricerca di Giovanni Girosi è protagonista della mostra Girosi. Un’idea di scena, a cura di Giulio Baffi, allestita nel 2019 a Napoli, negli ambienti della Cappella Palatina di Castel Nuovo e, nel 2020 a Parigi, presso la Maison de l’Italie, in occasione della XIX Settimana della lingua e della cultura italiana nel mondo, dedicata al tema L’italiano sul palcoscenico.

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